“Sui porti, Genova e Savona devono convivere. Lo stanno facendo adesso. L’esempio delle crociere è un esempio classico”.
A parlare è Alessandro Berta, Direttore dell’Unione degli Industriali della Provincia di Savona. Il quale, intervistato da Primocanale, ha fatto il punto su alcune questioni che riguardano il territorio e l’impresa del savonese. In primis, i porti.
“Savona è diventato home port di Costa, che ha confermato anche la prossima nave che sarà inaugurata proprio qui, il viaggio inaugurale sarà a Savona, ciò significa che almeno per i prossimi quattro anni resterà sul territorio. Nonostante questo, a Genova sono tornare le crociere con MSC, anche il mercato delle crociere è raddoppiato grazie al fatto che sia Genova sia Savona stanno lavorando entrambe nel mercato delle crociere. Lo stesso andrà fatto per la promozione delle diverse competenze dei due porti”.
Tra le due realtà, secondo Berta, si può sviluppare un rapporto di collaborazione in materia di crociere.
“Si deve creare una sinergia tra Genova e Savona sulle crociere. La situazione è sicuramente migliorata rispetto all’inizio, anche perché in genere in Liguria il ragionamento sul prodotto turistico sta decisamente migliorando, si è cambiato dall’attendere il turismo, lavorare insieme in comunità, unico modo per fare concorrenza ad altre situazioni e ad altri paesi”.
In merito alla piattaforma Maersk, tutto procede come annunciato dai responsabili.
“I tempi della piattaforma Maersk sono stati ribaditi dall’azionista danese – anche se la sede è olandese – di APM, che ha confermato che a inizio 2018 ci saranno le prime navi che attraccheranno nell’ambito del nuovo terminal”.
E sui porti, nessuna rivalità tra Genova e Savona.
“Genova è preoccupata, però vorrei ricordare che Genova, alla possibilità di realizzare la piattaforma, disse no a Maersk, disse no al porto per Costa, disse no ai trasporti di Grendi, disse no ai depositi costieri. Queste cose noi le abbiamo prese su Savona, siamo riusciti a metterle in piedi: stanno lavorando, stanno dando lavoro, stanno proficuamente creando dell’indotto molto importante per Savona. Il problema è che sono cose che a Genova non hanno voluto. La concorrenza è la base del mercato. Per quanto riguarda il mercato dei container, Voltri, Vado e La Spezia, con un mercato a concentrazione che è dedicato al Nord Europa, sono i tre porti principali, tutta la merce si concentrerebbe. Conoscendo il mercato dei contenitori, la vedo come un’opportunità, avere i tre porti principali contenitori piazzati nell’arco tirrenico della Liguria”.