Nel primo trimestre 2015, in provincia di Savona le vendite di beni sui mercati esteri risultano in aumento del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando sia la variazione dell’export nazionale sia quella della Liguria (entrambe a +3,2%). A riportarlo, sono dati ufficiali UnionCamere sulla Liguria, che rappresenta l’1,7% delle vendite nazionali all’estero.
La nostra regione ha registrato una dinamica positiva, +3,2%, passando da 1.649 a 1.702 milioni di euro: di questi, 965 milioni sono destinati verso paesi extra-UE (il 56,7% del totale), in calo del 2,6%, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 12,0% . Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi troviamo le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 90% dell’export, e che, rispetto al primo trimestre 2014, hanno registrato una crescita del 3,7%.
In provincia di Savona l’export ha segnato un +14,3%: in aumento sia le vendite verso l’area extra-UE (+10,8%) che quelle verso i paesi dell’UE (+16,3%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un incremento pari al 10%, di cui oltre la metà destinati ai Paesi extra-UE con un incremento del 23,2% a fronte di un calo del 2,6% verso l’area comunitaria. Sul fronte extra-UE l’export savonese è cresciuto del 10,8%: si registra, in particolare, una forte espansione verso gli Stati Uniti (+92,4%), dove i prodotti chimici costituiscono l’87% delle vendite. Al secondo posto la Cina (+27,2%) seguita dal Giappone, in lieve calo rispetto allo stesso trimestre del 2014 (-7,2%).
All’interno del comparto manifatturiero, da segnalare la performance dei prodotti chimici (+10,5% l’export complessivo, +22,9% quello verso i paesi extra-UE), dei prodotti alimentari (+4,6%), con un calo delle vendite verso i paesi extra-UE (-16,6%), come pure i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+3,8% l’export totale e -12,4% quello verso i paesi extra-UE).
Per quanto concerne la dinamica dell’export ligure verso i mercati UE, al primo posto troviamo la Francia verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 190 milioni di euro (+21,5%) e che rappresenta l’11% dell’export regionale; il secondo Paese UE di destinazione è la Germania (+13,3%) seguita dalla Spagna (+0,4%).