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Corso giuridico professionale in materia edilizia – urbanistica anche ai sensi delle leggi regionali 16/2008, 49/2009, 4/2011 e dal “decreto sviluppo”– legge 106/2011.
16 Giugno 2015
Il corso di aggiornamento ha lo scopo di fornire un quadro sintetico, ma completo ed esaustivo di tutte le novità e modifiche che sono state apportare, a volte in modo frammentario, alla normativa in materia edilizio-urbanistica; si rivolge a coloro che operano nel settore (funzionari pubblici, professionisti ecc); avrà un “taglio” essenzialmente pratico e coinvolgerà anche le altre diverse normative che rilevano nell’esame delle pratiche edilizie ( Codice della Strada, disciplina dei piani di bacino, disciplina paesaggistica ecc).
Gli incontri in particolare riguarderanno le prassi interpretative e la giurisprudenza nel frattempo formatesi sulle disposizioni della legge regionale 16/2008, e successive modifiche ed integrazioni sino alla recente L.R. 12/2015, sarà anche esaminata la legge regionale sui sottotetti n.24/2001, come modificata dalla L.R. 30/2014
Destinatari
Dipendenti degli uffici tecnici dei comuni, professionisti ed operatori del settore del settore.
Programma
Primo incontro
I rapporti tra la normativa urbanistica e quella edilizia.
I vincoli urbanistici ( quelli espropriativi, quelli conformativi), gli interventi ammessi nelle zone soggette a vincolo decaduto, ai sensi dell’art. 84 della L.R. 16/2008. Il permesso di costruire in deroga, come modificato dal decreto “Sblocca Italia”. Le misure di salvaguardia. I parcheggi pubblici, quelli privati, i parcheggi commerciali, i parcheggi pertinenziali, la procedura di formazione del vincolo di pertinenzialità introdotta dall’art. 19 della L.R.16/2008 come modificato dalla L.R. 12/2015, l’art. 9 della legge 122/1989, ambito di applicazione secondo quanto indicato dal Consiglio di Stato, Sez. IV, con sentenza 7549/2010, gli adempimenti previsti dall’art. 26 p.14 della L.R.16/2008, la legge 28 novembre 2005 n. 246, i principi formulati dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 4264 del 24 febbraio 2006.
la perequazione urbanistica e i crediti edilizi, la compensazione urbanistica, le misure di incentivazione della riqualificazione urbana (artt. 29 bis, 29 ter, 29 quater, 29 quinques della L.R. n. 11/2015
La normativa complementare a quella edilizia
Le zone di rispetto delle strade e autostrade ( disciplina ed applicabilità del Nuovo codice della Strada), delle ferrovie, del demanio marittimo e doganale, delle acque pubbliche ( i piani di bacino), dei cimiteri ( legge 166/2002).
Le distanze tra le costruzioni, tra le pareti finestrate ( art 2 DPR 380/2001 come modificato dal “Decreto del Fare”), dai confini, la disciplina sulle distanze contenuta nell’ art. 18 della L.R. 16/2008 come modificato dalla L.R. 12/2015, i criteri di misurazione delle distanze.
Il procedimento di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 sul Decreto Legislativo 42/2004; le modifiche introdotte dal “Decreto del Fare” e dal decreto legge “Sblocca Italia”, l’accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 167 dello stesso Decreto legislativo 42/2004: giurisprudenza in materia.
Secondo incontro
La legge sui sottotetti: modifiche apportate dalla L.R. n. 30/2014;
Le tipologie degli interventi edilizi
La manutenzione ordinaria e l’attività libera (art 21 L.R.16/2008); la manutenzione straordinaria: la nuova definizione dei frazionamenti senza cambio d’uso ai sensi della L. 164/2014e successivo adeguamento con la L.R. 12/2015; il restauro e risanamento conservativo; la ristrutturazione edilizia: modifiche introdotte, prima da “Decreto del Fare”, poi dal decreto “Sblocca Italia” e successivi adeguamenti nella legge regionale; la verifica sull’incisione delle caratteristiche tipologiche, formali e strutturali dell’edificio, di cui all’art 83 L.R. 16/2008, per distinguere la ristrutturazione edilizia dagli altri interventi sul patrimonio edilizio esistente; il mutamento di destinazione d’uso con opere edilizie, il mutamento di destinazione d’uso senza opere edilizie (art.13 L.R.16/2008). Le nuove categorie funzionali introdotte dalla legge 164/2014.
Le modifiche di sagoma con incremento di volume degli edifici esistenti ai sensi del D.P.R. 380/2001, differenze rispetto a quelli previsti nella legislazione speciale: “Piano Casa” e “Legge sui Sottotetti”
La ristrutturazione urbanistica, la sostituzione edilizia ( art 14 L.R. 16/2008), la nuova costruzione.
La distinzione tra pertinenze di un fabbricato, superficie accessoria, e locali tecnici, ai sensi della L.R. 16/2008.
Le opere precarie.
Il permesso di costruire: semplificazione procedimentale e responsabilizzazione del progettista
L’urbanizzazione dell’area, i soggetti legittimati a presentare l’istanza, la competenza professionale nella progettazione, l’asseverazione di conformità.
Lo sportello unico dell’edilizia, il procedimento, il responsabile del procedimento, la comunicazione di avvio del procedimento, l’interruzione dei termini, la sospensione dei termini per modeste modifiche, il raddoppio dei termini nel caso di progetti complessi, il rapporto tra il procedimento per il rilascio del permesso di costruire e l’autorizzazione paesaggistica, l’intervento dei terzi nel procedimento e le ipotesi in cui al terzo deve essere effettuata la comunicazione di avvio del procedimento, la valutazione degli esposti ed i conseguenti adempimenti.
Il contenuto del permesso di costruire, le verifiche ai sensi della “legge Biagi”, le condizioni e modalità esecutive, rilevanza sull’efficacia del permesso di costruire.
Diniego del permesso di costruire: l’obbligo di motivazione e i criteri per una corretta formulazione della motivazione, il preavviso di diniego ai sensi dell’art. 10 bis della legge 241/1990, necessità che la comunicazione del diniego pervenga prima che si formi il “silenzio assenso”: precisazioni nel caso che la comunicazione avvenga per posta.
L’illegittimità del provvedimento, l’annullamento: in autotutela (la disciplina prevista dall’art. 21-nonies della legge n. 241/1990), a seguito di ricorso; termine per proporre il ricorso e soggetti legittimati, gli effetti e le conseguenze dell’annullamento; i limiti all’annullabilità dei provvedimenti ai sensi dell’art 21-octies della legge 241/1990
La data di decorrenza dell’efficacia del permesso di costruire (art 34 L.R. 16/2008). La decadenza del permesso di costruire, la proroga di inizio e di fine lavori (nuova disciplina contenuta nel comma 2) dell’art 15 del DPR 380/2001 e art 34 L.R. 16/2008), la voltura, il rinnovo.
Interventi eseguiti in base ad un permesso di costruire annullato, i casi in cui è possibile rinnovare la procedura ( la disciplina contenuta nell’art 55 della L.R. 16/2008).
Terzo incontro
La Comunicazione di Inizio Lavori e la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (commi 01 e 02 dell’art 21 bis L.R.16/2008 come modificata dalla L.R.15/2015): presupposti, adempimenti, attività di controllo a campione, sanzioni per mancata o ritardata presentazione.
La segnalazione certificata di avvio attività, commi 1 e 2 dell’art art 21 bis e 30 comma 2) della L.R. 16/2008: gli interventi soggetti a segnalazione certificata di avvio attività, la documentazione, gli oneri del progettista, i pareri che non possono essere sostituiti da dichiarazioni asseverate, le verifiche del Comune, la tempistica, l’inizio dei lavori contestuale alla presentazione o dopo 30 giorni dalla presentazione della segnalazione. Il regime sanzionatorio della SCIA, l’adozione del provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività, la possibilità di conformare l’attività alla normativa dopo la contestazione della P.A., i casi in cui il Comune può intervenire per impedire la prosecuzione dei lavori dopo la decorrenza del termine di 30 giorni e l’autotutela. La natura giuridica della SCIA, la tutela dei terzi secondo la decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 15/2011, i termini e gli adempimenti necessari per ricorrere a seguito delle modifiche introdotte con la legge n. 106/2011.
La Procedura Abilitativa Semplificata (art 21 ter L.R. 16/2008).
La Comunicazione per opere interne eseguite prima del 1° gennaio 2005 (art 22 L.R.16/2008). Ambito di applicazione della norma e rapporti con l’art. 11 della L.R. 16/2008.
Ambito di applicazione dell’ art. 11 della L.R. 16/2008 che consente di realizzare interventi sul patrimonio edilizio esistente (singole unità) mediante una dichiarazione del progettista che dimostri comunque il miglioramento igienico sanitario; diversità rispetto alla dichiarazione prevista dall’art. 78 p.2 della stessa legge, relativo alle altezze
La denuncia di inizio attività obbligatoria (artt. 26 e 30 comma 1) della L.R. 16/2008).
La casistica a seguito delle modifiche apportate con le leggi regionali 41/2014 e 12/2015, la documentazione da produrre e le modalità di presentazione, la comunicazione di inizio lavori, il termine di ultimazione dei lavori, la proroga. La denuncia di inizio attività su beni vincolati. La responsabilità del progettista.
La natura giuridica della denuncia di inizio attività, le conseguenze sul piano delle tutele dei terzi e delle iniziative che può adottare il Comune per contestare la D.I.A. dopo la decorrenza del termine per l’esercizio del potere di controllo.
La denuncia di inizio attività alternativa art. 24 p. 2 e 3 L.R. 16/2008
Le ipotesi e le condizioni di applicazione della disposizione, la dichiarazione circa la sussistenza delle norme di dettaglio previste all’art. 23.2
La nuova disciplina delle varianti in corso d’opera contenuta nell’art 25 della L.R. 16/2008 come sostituito dalla L.R. 12/2015: individuazione degli interventi in variante, individuazione degli interventi in parziale difformità, ulteriori presupposti per presentazione della SCIA o “attestazione” alla fine dei lavori;
La valutazione preliminare sull’ammissibilità dell’intervento (art 35 L.R. 16/2008):
Il contributo di costruzione, i casi di esenzione e di riduzione (artt. 38 e 39 della L.R. 16/2008)
Gli oneri di urbanizzazione ed il costo di costruzione, il diverso criterio di computo per le opere non destinate alla residenza, gli immobili con destinazione mista, l’autodeterminazione del contributo, i termini di pagamento, la rateizzazione e le garanzie per il Comune, il ritardato versamento, gli adempimenti del Comune per ottenere il pagamento tardivo da parte del fideiussore alla luce della recente giurisprudenza; gli obblighi convenzionali, la monetizzazione alternativa alla realizzazione delle opere di urbanizzazione; le nuove categorie funzionali introdotte dalla legge 164/2014, rilevanza sui criteri di computo del contributo di costruzione.
L’art 38 della L.R. 16/2008: le nuove fattispecie introdotte dalla L.R.12/2015 a seguito del decreto “Sblocca Italia”, condizioni per l’aplicazione del contributo di costruzione nel caso di ristrutturazione edilizia; la disciplina prevista per i parcheggi. I casi di riduzione o esonero dal contributo di costruzione (art. 39) la casistica aggiornata ai sensi della L.R.12/2015
La determinazione della somma da corrispondere, quale monetizzazione, nell’impossibilità di reperire il parcheggio pertinenziale ( ipotesi prevista all’art. 19 p.6 della L.R. 16/2008)
Il certificato di agibilità (art 37 L.R. 16/2008)
Ipotesi in cui è necessario acquisire il certificato di agibilità, l’agibilità parziale, soggetti legittimati a chiederlo, il silenzio assenso, l’autocertificazione dell’agibilità, il controllo a campione (commi 8 bis, 8 ter e 8 quater), gli effetti e l’efficacia del certificato di agibilità, rapporti tra certificato di agibilità e conformità delle opere al permesso di costruire, le sanzioni, la commerciabilità degli immobili, la dichiarazione di inagibilità, il soggetto competente ad emetterla, i rapporti con l’ordinanza di sgombero.
Quarto incontro
La vigilanza sull’attività edilizio – urbanistica
L’ordine di demolizione; la sospensione dei lavori, diversità di presupposti e conseguenze rispetto alla sospensione lavori per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza; il contenuto dei provvedimenti da adottare nel caso in cui i lavori vengano ripresi dopo la scadenza del termine di sospensione. La procedura di contestazione degli abusi edilizi anche alla luce della legge 241/1990 e successive modificazioni
Le sanzioni pecuniarie nel caso di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione o ripristino: presupposti di applicazione, responsabilità in capo al funzionario comunale.
La vigilanza sulle opere delle amministrazioni statali; la disciplina degli interventi abusivi eseguiti da privati su aree di proprietà dello Stato o di enti pubblici.
I soggetti responsabili: il titolare del permesso di costruire, il committente, il costruttore, il ruolo del direttore dei lavori, del proprietario non committente e degli altri soggetti che possono concorrere nella realizzazione dell’abuso; la responsabilità del progettista nelle D.I.A.
Gli obblighi del Comune nel caso di esposti su abusi edilizi, conseguenze in caso di inerzia o ritardi nell’accertamento e successivi adempimenti; la valutazione degli esposti anonimi; l’esercizio del diritto di accesso nei confronti degli esposti ( la giurisprudenza in materia); la trattazione degli “abusi risalenti nel tempo”.
La lottizzazione abusiva: quella materiale, quella cartolare o negoziale e quella mista; ipotesi di lottizzazione abusiva con interventi sul patrimonio edilizio esistente.
La definizione degli interventi di nuova costruzione eseguiti in totale difformità, con variazioni essenziali o in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla DIA facoltativa, rapporti con l’art 25 II° comma della L.R. 16/2008, la casistica degli interventi eseguiti con variazioni essenziali contenuta nella L.R. 16/2008.
La procedura sanzionatoria nel caso di interventi in totale difformità o con variazioni essenziali.
Interventi di ristrutturazione edilizia eseguiti in assenza del permesso di costruire, o della DIA, o in totale difformità
Regime sanzionatorio; applicazione della sanzione pecuniaria in sostituzione di quella demolitoria: casistica, procedura, elementi di valutazione, ai sensi della giurisprudenza in materia, in base ai quali può essere irrogata la sanzione pecuniaria anche se la ristrutturazione abusiva riguardi un bene vincolato.
La distinzione tra gli interventi di ristrutturazione edilizia soggetti alla disciplina dell’art. 46 della L.R. 16/2008 ed a procedimento penale, e quelli sanzionabili soltanto sotto il profilo amministrativo.
Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla DIA, coordinamento con la disciplina contenuta nell’art 25 II° comma della L.R. 16/2008, la tolleranza di cantiere del 2% – problematiche nelle zone soggette a vincolo paesaggistico.
Opere in parziale difformità dai titoli edilizi rilasciati prima del 1° settembre 1967 (art 48 L.R.16/2008)
Casistica, verifica sull’applicabilità anche alle opere in corso alla data del 1 settembre 1967 ed a quelle in zona soggetta a vincolo ambientale ; distinzioni tra l’ipotesi del 1° comma e quelle del 2° e 3° comma.
Opere eseguite in assenza o in difformità dalla SCIA e di restauro/ risanamento conservativo in difformità dalla DIA obbligatoria; accertamento di conformità; (art. 43)
Differenza tra il 1° e il 5° comma della norma; criteri per determinare la sanzione pecuniaria del 5° comma; l’abrogazione del comma 7. Problematiche inerenti il rapporto con l’Agenzia delle Entrate.
L’accertamento di conformità ai sensi dell’art. 49 della L.R. 16/2008.
L’istanza di sanatoria, il termine di presentazione, le conseguenze sui procedimenti sanzionatori amministrativi in corso e sul procedimento penale, determinazione dell’oblazione, gli effetti della sanatoria.
Le opere parzialmente in sanatoria.
Il requisito della doppia conformità, ipotesi di regolarizzazione degli abusi che non riescono a rispettare tale requisito.
Rapporti tra l’accertamento di conformità ed il disposto dell’art 167 del Codice dei Beni Ambientali.
Date, orario e sede
4, 16 giugno 2015 e due date da definire – Orario: 14.30 – 18.30
Unione Industriali Savona – Via Gramsci, 10 – Savona
Relatori
Dott. Paolo BERIO – Dirigente Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di Genova
Quota di partecipazione
Euro 490,00 + IVA (22%) per le aziende associate all’Unione Industriali di Savona
Euro 630,00 + IVA (22%) per le aziende non associate all’Unione Industriali di Savona
La quota è da intendersi al netto delle spese accessorie (bolli, bonifico bancario, ecc.)
La quota di adesione dovrà essere versata entro la data di inizio del corso.
Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo:
•assegno circolare e/o bancario intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099)
•bonifico bancario da effettuarsi sul c/c n° 000000534680 intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099) presso CA.RI.SA. – Ag.1 Porto – CAB 10601 – ABI 06310 – CIN: B – IBAN: IT84B0631010601000000534680 – BIC: CRSVIT2S101. Tale conto corrente deve essere inteso quale quello dedicato ai sensi dell’art.3 della L.n.136/2010
Per 3 o più partecipanti della stessa azienda viene praticato uno sconto del 10%.
La quota comprende la partecipazione al corso e il materiale didattico.