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I rapporti convenzionali tra Enti Locali e gli organismi no profit
27 Maggio 2015
Gli enti locali sviluppano rapporti con organismi no profit in molti settori (servizi socio-assistenziali, servizi socio-educativi, servizi culturali, servizi di promozione sportiva e del tempo libero, ecc.) e con riferimento a differenti regole di accordo.
La varietà di rapporti impone agli enti locali di qualificare sia il tipo di relazione, per evitare situazioni elusive della normativa fiscale, sia la natura del soggetto, a fronte del differente trattamento che ad alcuni di essi deve essere riservato in quanto chiaramente qualificabili come operatori economici in base al Codice dei contratti pubblici.
Il seminario propone un quadro di analisi ricostruttiva, volto a permettere ai partecipanti l’esatta individuazione degli elementi di riferimento essenziali per poter costituire e gestire correttamente i rapporti con gli organismi no profit.
Corso “open”: data la sua particolare impostazione operativa, al corso possono partecipare sia operatori specializzati sia operatori con media esperienza nella gestione dei rapporti con gli organismi no profit.
Destinatari
Segretari Comunali e Provinciali, Responsabili Servizi alla Persona, Responsabili Servizi Sociali, Responsabili Servizi Educativi-istruzione, Responsabili Servizi Cultura-Tempo Libero, Responsabili Servizio Affari Istituzionali.
Programma
Cosa si intende per “rapporti convenzionali” con gli organismi no profit:
•Le differenze tra la concessione di contributi (in base all’art. 12 della legge n. 241/1990) e la formalizzazione di rapporti convenzionali (con controprestazioni, in base a norme di legge specifiche) con gli organismi no profit
•La diversa rilevanza ai fini dell’IVA: la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34/E del 21 novembre 2013
•I problemi derivanti dalla non corretta qualificazione del rapporto
•La significatività della qualificazione di un organismo no profit come ONLUS.
I riferimenti per i diversi tipi di rapporti convenzionali con gli organismi no profit:
•Le convenzioni con gli organismi di volontariato in base alla legge n. 266/1991
•Le convenzioni con le associazioni di promozione sociale in base alla legge n. 383/2000
•I rapporti con i soggetti del Terzo Settore in base alla legge n. 328/2000 ed alla l.r. Liguria n. 42/2012: la differenza tra i rapporti con organismi a carattere imprenditoriale (cooperative sociali) e gli organismi con natura associativa o comunque non imprenditoriale
•I diversi modelli utilizzabili nella definizione dei rapporti con organismi del terzo settore con configurazione non imprenditoriale
•Gli elementi specifici relativi alla particolare natura del soggetto con cui si stipula la convenzione (es. riduzioni su imposte fisse per gli organismi di volontariato, ecc.).
I rapporti “non normati” con le associazioni operanti in ambito culturale:
•Le particolari forme di relazione con le associazioni operanti in ambito culturale: l’assenza di uno specifico quadro di riferimento e le problematiche di inquadramento dei rapporti
•L’assimilazione dell’attività di associazioni culturali a prestazioni di servizi riconducibili a contratti di appalto
•Le linee di rapporto con le associazioni in base alla l.r. Liguria n. 33/2006
•Le relazioni con associazioni per la gestione di beni culturali.
Le associazioni sportive:
•I rapporti con le associazioni sportive in relazione all’affidamento in gestione di impianti sportivi sulla base dell’art. 90 della legge n. 289/2002 e della l.r. Liguria n. 15/2004
•Il percorso di selezione e le possibilità di affidamento diretto
•Le attività riconducibili alla gestione degli impianti sportivi.
I rapporti con le cooperative sociali:
•Le cooperative sociali come organismi di natura imprenditoriale operanti in chiave no profit
•La differenza tra cooperative sociali di tipo A e di tipo B
•Le cooperative sociali nella l.r. Liguria n. 42/2012 e la loro configiurazione, in relazione agli appalti, come operatori economici-prestatori di servizi
•L’evoluzione del quadro di rapporto con le cooperative sociali per la gestione di servizi sociali in base alla nuova direttiva 24/2014/Ue
•I percorsi per la selezione di cooperative sociali di tipo B: le norme dell’art. 5 della legge n. 381/1991 e la procedura delineata dall’AVCP con la determinazione n. 3/2012.
Date, orario e sede
27 maggio 2015 – Orario: 9.00-13.00 / 14.00-16.00
Unione Industriali Savona – Via Gramsci n. 10 – Savona
Relatori
Dott. Alberto BARBIERO – Consulente amministrativo gestionale in materia di appalti e servizi pubblici locali, formatore, consulente di enti locali, società partecipate e imprese, collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.
Quota di partecipazione
Euro 260,00 + IVA (22%) se dovuta
La quota è da intendersi al netto delle spese accessorie (bolli, bonifico bancario, ecc.)
La quota di adesione dovrà essere versata entro la data di inizio del corso.
Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo:
•assegno circolare e/o bancario intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099)
•bonifico bancario da effettuarsi sul c/c n° 000000534680 intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099) presso CA.RI.SA. – Ag.1 Porto – CAB 10601 – ABI 06310 – CIN: B – IBAN: IT84B0631010601000000534680 – BIC: CRSVIT2S101. Tale conto corrente deve essere inteso quale quello dedicato ai sensi dell’art.3 della L.n.136/2010
Per 3 o più partecipanti della stessa azienda viene praticato uno sconto del 10%.
La quota comprende la partecipazione al corso e il materiale didattico.