Come da tradizione, con l’arrivo della primavera, il Centro Storico di Albenga si trasforma, in occasione dell’evento “Fior d’Albenga”, in un giardino fiorito. Anzi, in una vera e propria “bomboniera”. Parola di Gerolamo Calleri, Presidente Provinciale di Coldiretti, tra i fondatori e i principali responsabili della manifestazione resa possibile da FlorAS e dal Comune di Albenga.
“La piana di Albenga è conosciuta per le piante e per i fiori”, spiega Calleri. “Questa manifestazione, che va avanti ormai da tredici anni, serve a portare i fiori, il nostro lavoro svolto nei campi, all’interno di una città medievale e storica come Albenga, che deve essere conosciuta più. Nel momento in cui siamo partiti, la prima volta, l’idea era proprio quella: fare conoscere il nostro Centro Storico attraverso le nostre piante”.
Un obiettivo ambizioso. Che però, nota il leader di Coldiretti, si può raggiungere solo credendo nell’iniziativa, e investendo maggiormente nella sua promozione.
“Se si crede in questa manifestazione e si vuole portarla avanti, farla continuare a crescere, farla conoscere, bisogna investire di più”, afferma ancora, all’interno della loggia del Museo Civico, allestita ad aiuola. “Il lavoro che viene svolto qui, come gli allestimenti, viene eseguito da volontari, gli stessi che coltivano le piante di giorno, e di notte sono a lavorare nel centro antico per cercare di rendere ancora più bella quella la nostra città, per renderla ancora più piacevole in questo periodo di primavera quando i fiori sbocciano lungo tutta la piana”.
Parola d’ordine, dunque, la promozione. Partendo da un prodotto di innegabile qualità: il patrimonio del Centro Storico.
“Dobbiamo far conoscere Albenga al di fuori della nostra regione, al di fuori dei nostri confini. Bisogna portare la gente a conoscere il nostro Centro Storico: è una bomboniera e tanti ce lo invidiano, specialmente all’estero. Se avessero una piccola parte del patrimonio architettonico o storico del comune di Albenga, vivrebbero solo di quello”, conclude Calleri.