“L’obiettivo resta comunque mantenere l’unità storica della nostra realtà a Savona”.
Lo dice Simona Finessi, una dei due editori di Platform, la nuova rivista dell’architettura che fa parlare il settore a livello internazionale. Né sognatori e neppure pazzi, soltanto convinti che la qualità della vita sia importante e ancora più certi che il mercato sia ormai il mondo intero.
È con quella filosofia che Simona Finessi e Angelo Dadda hanno costruito la nuova sfida: una rivista curata nel dettaglio, ricercata nello stile e meticolosa nei contenuti intorno all’architettura mondiale che trova la sua sede a Savona.
Nella zona del Crescent una delle due redazioni, l’altra in via Quadrio a Milano per un totale tra Liguria e Lombardia di 24 dipendenti, un milione 800 mila euro di fatturato e la capacità di creare un prodotto innovativo. Ma portarlo avanti guardando il mare di Savona non è storia fuori dal normale come qualcuno potrebbe pensare:
“Eroi? Tutt’altro. Mi fa piacere portare qui amici e clienti spiegando quanto sia bello lavorare in un simile contesto. Stimola pure la creatività” dice Dadda.
La carta quando porta in dote contenuti non è finita. Ecco la filosofia che ha spinto la coppia a puntare su un giornale nel tempo in cui sono decine le testate già chiuse.
“C’è bisogno di una comunicazione che passi attraverso ogni mezzo”, spiegano i titolari dell’avventura.
Grazie a Platform, che rappresenta una vera e propria filosofia comunicativa, gli editori scalano la montagna dell’architettura. Lo fanno con la casa editrice Publicomm alla quale si affianca Looping, agile agenzia di comunicazione. Tra le innumerevoli attività anche pubblicazioni specialistiche in svariati settori come quello ottico tradotte attraverso innumerevoli lingue. Comunicare dalla Liguria e farlo ad altissimi livelli si può. Fare architettura dalla Spezia a Ventimiglia si deve, anche senza chiamarsi Renzo Piano:
“In questa regione c’è una straordinaria qualità, sarebbe bello che anche i professionisti meno conosciuti fossero valorizzati adeguatamente dalle amministrazioni locali intorno al tema della prevenzione. Quanto servirebbe alla nostra terra un deciso investimento mirato a quell’emergenza”.
Intanto Platform sbarca già in tutte le edicole italiane, presto la diffusione andrà oltre i confini nazionali. E i giovani che lavorano tra Savona e Milano come devono essere?
“Elastici, non certo a livello di inquadramento fiscale perché sono tutti assunti. Ma la nostra quotidianità ci porta a occuparci di più progetti in poche ore. Bisogna essere bravi a non restare ancora su un singolo schema mentale”.
E voi?
“Noi che non siamo architetti dovremmo essere un po’ meno innamorati del nostro lavoro e più cinici. Ma alla passione non si comanda”.