“Abbiamo vinto una volata importante”.
Usa una metafora ciclistica, l’Assessore allo Sport della Regione Liguria Matteo Rossi, e l’occasione non potrebbe essere più azzeccata, dal momento che si parla del passaggio dell’edizione 2015 del Giro d’Italia dalla Liguria.
“Abbiamo investito tanto, nessuno in Consiglio Regionale ce l’ha contestato”, prosegue Rossi. “Ogni euro investito nel Giro d’Italia ritornerà cinque volte tanto, nell’immediatezza, sul territorio. Abbiamo speso due milioni di euro per raggiungere un risultato eccezionale, con un trattamento, quello per la Liguria, che di solito non viene riservato neppure a uno Stato estero: quattro tappe e mezza con soluzione di continuità da Ponente a Levante, porteranno un indotto immediato di circa 10 milioni di euro, un investimento di cui ha necessità la Liguria per rilanciarsi negli anni a venire”.
Dopo la cronometro di apertura sulla pista ciclabile del Ponente Ligure, quattro le tappe, quasi un quinto del Giro: la cronometro di Sanremo-San Lorenzo al Mare (9 maggio), l’Albenga-Genova (10 maggio), la Rapallo-Sestri Levante, lungo un percorso che attraverserà Valtrebbia e Val Fontanabuona (11 maggio) e la Chiavari-La Spezia (12 maggio).