Si è svolto a Roma il consiglio di amministrazione di Tirreno Power Spa. Il Cda ha preso atto del decreto di rilascio dell’Aia per la centrale di Vado Ligure e della impossibilità di ottemperare ad alcune prescrizioni, inattuabili nei tempi indicati e molto più restrittive di quelle stabilite per le altre centrali analoghe italiane.
“Il Cda pertanto ritiene inaccettabile il decreto autorizzativo e ha stabilito di fare opposizione in ogni sede avendo la consapevolezza che questa Aia comporta la chiusura dei gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure e mette a rischio la continuità della intera società”, si legge nella nota stampa rilasciata.
“In questa grave situazione, l’azienda auspica fortemente che il Governo in tempi brevissimi dia seguito agli impegni presi al tavolo di confronto lo scorso 23 dicembre nel quale erano emersi chiaramente gli elementi di inapplicabilità e le incongruenze di alcune prescrizioni stabilite dal gruppo istruttore e nonostante ciò riprese in toto nel decreto”, proseguono i vertici dell’azienda.
“Si precisa, inoltre, che è quantomeno singolare che il ministero dell’Ambiente abbia rilasciato, pur essendoci il diverso impegno del Governo, un’autorizzazione palesemente non ottemperabile e poi addirittura affermi che si tratta di “un falso problema” dando all’azienda il compito di chiedere delle modifiche che potevano già esservi comprese. Così come appare evidente che l’azienda non può chiedere il dissequestro degli impianti sulla base di un’Aia che non può, allo stato, essere applicata”, conclude la nota stampa.