Marcello Gazzano è in Frascheri da ventisei anni:
“E ho visto tanti cambiamenti sulla lavorazione che servirebbe un libro per raccontarli tutti. Appena entrato servivano otto ore per mettere a posto cento quintali di latte, oggi per quella stessa quantità ne impieghiamo soltanto una”.
La sua giornata tipo in stabilimento inizia alle sei, assieme ad altri due colleghi si occupa della sterilizzazione degli impianti. Poi, un’ora più tardi, arriva il latte e Marcello Gazzano prende i campioni:
“Quando le analisi sono a posto, si scarica il quantitativo e inizia la lavorazione”.
Inevitabile il ricordo delle origini e del suo avvento in fabbrica:
“Un tempo si faceva tutto a mano con le vasche e i rubinetti. Oggi la differenza è data dalla tecnologia e dalle valvole”.
Certo, non bisogna commettere l’errore di pensare che, a questo punto, tutto il latte sia uguale:
“Non è così. Anzi proprio qui sta la forza della nostra azienda. Abbiamo puntato sempre sulla qualità con fornitori certi”.
Gazzano non ha dubbi nel rispondere alla domanda sulla sua condizione lavorativa:
“In Frascheri sto bene. È una S.p.a., ma resta pur sempre un rapporto familiare. Ogni volta che c’è stato bisogno di qualcosa, i titolari ci sono sempre venuti incontro e considerati i tempi d’oggi non è un dettaglio”.