Gli studenti che gravitano su quella caserma che fu oggi sono 1700, con la volontà di arrivare presto alle 2500 unità. Al Campus Universitario di Savona, i corsi attivi sono quelli in ingegneria, scienze della comunicazione e scienze motorie. Ma la realtà non lontana dal casello autostradale offre anche servizi alternativi come aule studio, mensa, biblioteca in grado di portare qui ragazzi e ragazze provenienti da altre facoltà. A brillare è soprattutto la collaborazione tra Ateneo e mondo dell’industria. In quelle aree, che entro il 2016 vedranno il recupero anche della parte nord, insistono realtà come Danieli, Siemens e Ansaldo. La prima crea componenti rivolte all’ambito siderurgico e Federico Delfino, delegato del rettore, cita quello come uno dei vanti dell’esperienza savonese:
“Sono attivi nell’ambito siderurgico. Una grande testimonianza d’efficienza soprattutto per i nostri ragazzi che studiano qui materie scientifiche”.
Ansaldo Energia si occupa qui della produzione di anelli di prova per turbine a gas, Siemens è attiva nell’ambito di una gara rivolta alle infrastrutture intelligenti in materia di energie alternative.
Delfino afferma:
“In Italia è sempre più difficile fare ricerca senza quattrini, tuttavia per le aziende si rivela ancora fondamentale. A questo Paese serve una rapida inversione di tendenza”. Savona però va per la sua strada orgogliosa dei traguardi centrati e ambiziosa di nuovi risultati che qui vengono concepiti soprattutto al servizio degli studenti. Giovani in grado di avere un beneficio concreto dall’esperienza facoltà-azienda in un unico bacino: “L’asso del campus sta proprio qui, una straordinaria opportunità per i laureandi d’oggi e manager o ingegneri del domani”.