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La spesa degli italiani nei sacchetti Flexopack

Gente che sa giocare d’anticipo. Potrebbe essere questa la sintesi di un’azienda a conduzione familiare, la Flexopack di Villanova d’Albenga gestita da Nicola e Fabio Trimboli, rispettivamente padre e figlio. Un gruppo attivo nel settore della plastica con una sessantina di dipendenti e una capacità produttiva pari a 15 mila tonnellate. Fatturato 2013, intorno ai 27,5 milioni di euro e l’ambizione di arrivare ai 50 milioni entro il 2016 con un ampliamento degli spazi fino a raggiungere i 30 mila metri quadrati complessivi nonostante la crisi globale che riduce i consumi (e le borse della spesa). La novità della realtà economica nata nel 1985, sfruttando un’esperienza ultra ventennale del proprietario, riguarda l’apertura della nuova sede del cash&carry con la vendita diretta di plastica e carta in una palazzina adiacente al polo produttivo.

Nicola Trimboli è un imprenditore nato garzone che da ragazzo faceva il pane. Ai suoi dipendenti predica quotidianamente sacrificio, sinonimo di risultati in ogni campo. La sua carriera è costellata di visioni industriali servite in anticipo rispetto al mercato. Oggi la sua azienda è leader nella creazione dei sacchetti biocompostabili dei supermercati grazie ai quali la spesa arriva praticamente in ogni casa. Ma il concetto di efficienza unito all’aspetto ambientale, il fondatore di Flexopack, l’aveva ideato già prima che nel 2011 diventasse legge: quel passaggio ha consentito all’Italia una riduzione in 3 anni del 50% del volume degli shopper in circolazione, con una svolta decisiva e strategica verso i materiali biodegradabili e compostabili.

Nicola Trimboli rivela con orgoglio:

“L’attenzione verso l’aspetto bio è un nostro pallino da sempre e questa sensibilità ci ha permesso di esportare il prodotto ben oltre i confini nazionali. Durante gli ultimi mesi abbiamo lanciato Flexobio, un sacchetto con una più alta qualità dei biopolimeri, maggiore resistenza e totale biodegradabilità”.

Ma Flexopack, approdata nel frattempo alle fiere di Mosca e Amsterdam, tra le più importanti del settore, tuttora è al servizio anche delle pubbliche amministrazioni. Questo grazie a Ecotrack, il prodotto che ha attivato collaborazioni con vari comuni italiani in tema di raccolta differenziata attraverso un innovativo sistema per la tracciabilità dell’utente nella selezione dei rifiuti caratterizzatoda un apposito codice a barre:

“È un brevetto europeo che abbiamo depositato recentemente e siamo convinti possa fornire un rapido sviluppo. Risulta evidente l’importanza che le tematiche ambientali stanno assumendo trasversalmente in ambito internazionale. Prova, la recente normativa europea del 16 aprile 2014 in cui il Parlamento Europeo ha preso a modello la normativa italiana, validandola ed estendendone i criteri di massima al mercato dell’Europa”.

Ulteriori novità sono presenti nel settore degli imballaggi e delle pellicole ecologiche, altrettanti brevetti sono destinati a rivoluzionare il mercato di plastica e carta: “Ogni cosa va fatta e perfezionata. Non si corra” è verbo di famiglia. Da Villanova, però, il marchio Flexopack si espande nel continente e viaggia oltre oceano. Questo è dato certo. La nuova generazione dell’azienda non ha dubbi su che cosa consigliare ai giovani:

“Oltre l’inglese, fondamentali le lingue dell’est europeo e della Cina” afferma Fabio, figlio di Nicola Trimboli.

Intanto Flexopack non dimentica il territorio da dove tutto è partito e investe su Villanova. La testimonianza sta nell’espansione legata ai nuovi spazi e all’ultimo fiore all’occhiello: il punto vendita diretto al servizio dell’intera provincia con acquisti al dettaglio a prezzi di fabbrica.

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