Sono state 69 le opere pervenute da tutta Italia. Sette da grafici e artisti genovesi e, complessivamente, nove dalla Liguria. Da registrare, in ordine sparso e senza statistiche, una massiccia partecipazione di regioni quali la Campania, la Sicilia, L’Emilia-Romagna, la Lombardia; ma un po’ tutte le aree del Nord, Centro e Sud sono ben rappresentate.
“La ferita è ancora aperta e alcune rappresentazioni la dicono con la forza necessaria; altre con l’amara ironia del gioco o della provocazione. Le migliori hanno saputo congelare in pochi tratti grafici l’inesprimibilità del fatto nella sua laconica realtà. Ma oltre alla rottura e ai ‘discorsi di rottura’ ci sono interessanti proposte e prospettive di ricucitura, interpretazioni particolari e inaspettate. Unioni e legami ricercati, fiducia e speranza. Molto ricordo delle vittime, ma altrettanto futuro possibile” – spiega Elisa Di Padova, addetta stampa Studiowiki.
I primi tre posti vanno rispettivamente a Sara Mariolini (Entratico, Bergamo, classe 1992) con Broken (8,83/10); Antonio Massara (Palermo, classe 1961) con Avanti! (8,33/10) e Samantha Woods (Genova, ma nata a Hanau, Germania, classe 1989) con How many times have I crossed that bridge? (8,00/10).
“Si è trattata – spiega Alessio Lo Muzzo, presidente della Commissione di valutazione – di una richiesta di partecipazione al dibattito posta alla collettività degli artisti e dei designer”. A dominare è la computer grafica, seguita dal collage e dalla tecnica mista. Da segnalare una vasta partecipazione dei nati dopo il 1980: forse la voglia della generazione Y, i millennial, non è poi così tanto spenta.
Il contest richiedeva di realizzare un manifesto su formato 50×70 cm che esprimesse le idee, i concetti, i sentimenti per Genova e per la Liguria anche alla luce del crollo di Ponte Morandi, partendo dalla constatazione che davanti alle tragedie più annichilenti si debba saper esprimere parole e gesti di riscatto e riscossa. E questi contenuti dovevano essere espressi nella forma del segno, più o meno iconico, certamente grafico o pittorico, sicuramente “con libertà di tratto e di pensiero” – come sottolinea il responsabile dell’iniziativa Federico Alberto. “In un anno molte cose sono cambiate, lo sconcerto e lo sgomento hanno lasciato spazio all’emozione, poi al ragionamento e al ricordo e, infine, alla voglia di rivedere presto Genova e la Liguria ricucite tra loro e con il resto dell’Europa, senza però poter dimenticare”.
L’iniziativa è stata promossa da Assocom e Unicom – insieme a Studiowiki e Wikicademy in qualità di organizzatori – durante l’ultima edizione dei Travel marketing days, il convegno annuale sul destination marketing che nel novembre scorso si è svolto proprio a Genova e che ha tenuto a battesimo le prove di una fusione ormai compiuta e di successo: quella tra le due più rappresentative associazioni del comparto delle agenzie di comunicazione italiane, oggi in UNA.
Spiega Valeria Morando, art director di Studiowiki: “queste 69 opere venute dai quattro angoli del nostro Paese, che parlano di noi attraverso la voce muta ma così eloquente del segno altrui, sembrano aiutarci a ridefinire i tratti e i confini delle nostre identità”.
Visto il carattere anche popolare e di testimonianza della partecipazione al Contest, la Commissione – pur notando l’ampia differenza qualitativa tra le opere ai primi e ultimi posti della graduatoria, e comunque ravvisata la non lesività di nessuno dei lavori pervenuti; stante anche il valore di documento che essi rappresentano – ha ritenuto di non dover escludere nessun partecipante dalle future azioni di diffusione del contest.
Le opere saranno messe in mostra a Genova a partire dall’autunno prossimo. Verranno esposti gli elaborati originali di coloro i quali hanno utilizzato tecniche tradizionali e la stampa di quanti hanno utilizzato la computer grafica.
Un’asta benefica in busta chiusa permetterà l’acquisto degli originali esposti. Il ricavato sarà devoluto a un soggetto non profit scelto dal Comune di Genova.