Il momento è difficile. “Ma è proprio in momenti come questi che la nostra organizzazione deve avere il massimo di visibilità, a sostegno del nostro turismo. È proprio in questa situazione che il sostegno ai nostri associati risulta ancora più fondamentale”. Lo dice Franca Roveraro Cappelluto, presidente dell’Unione Provinciale Albergatori di Savona. Una realtà presente sul territorio in grado di fornire informazione, formazione e servizi utili per le imprese. Aderente a Federturismo Confindustria e rappresentata a Roma, oggi Upa rappresenta la più forte organizzazione sindacale alberghiera in provincia di Savona con oltre trecento iscritti.
Fondamentale la caratterizzazione, ripetono gli albergatori. “Oggi la sofferenza principale riguarda i due e i tre stelle. Ma l’offerta proposta al cliente deve avere qualcosa di particolare, deve connotarsi per una propria specificità. E chi non segue questa strada rischia di essere spazzato dal mercato”.
La sfida dei prossimi mesi per giocare da protagonisti il futuro si chiama Destination Management Organization: un vero e proprio centro operativo messo in campo dalla Camera di Commercio di Savona con l’obiettivo di coordinare le imprese private per promuovere e commercializzare l’offerta. Un progetto pensato per il domani partendo dell’attuale Sistema Turistico Locale al fine di costruire un prodotto turistico spendibile sul mercato nazionale e internazionale, capace anche di destagionalizzare l’offerta e sfruttare le nuove potenzialità offerte dal web. Strumenti preziosi saranno i social network tramite i quali ciascun utente potrà perfezionare l’acquisto di pacchetti personalizzati a seconda delle proprie esigenze.
“Obiettivo, razionalizzare il progetto di vacanza proponendola ai mercati mondiali in forma unitaria per avere maggiore forza” sottolinea la presidente Cappelluto. Una strada percorsa da diverso tempo che vuole arrivare a conclusione entro l’autunno, a Savona. Tutto con una netta convinzione: “Se non aggreghiamo l’offerta e ciascuno continua ad andare per conto proprio sarà la tomba dell’intero turismo ponentino e ligure in generale”. Questa la priorità del momento per l’Unione Albergatori di Savona. Un’associazione che intanto constata con soddisfazione l’efficienza del suo braccio operativo messo in campo ormai da qualche tempo: Upa Service.
“Il principio di base è che non possiamo solo ridurre i costi, ma dobbiamo vendere il nostro territorio e quindi le nostre camere. Ecco allora questo soggetto in grado di fornire servizi per l’albergo, ma anche attivo nella promozione e commercializzazione. In quest’ottica sono stati organizzati vari eventi come workshop e partecipazione a fiere, la creazione di una newsletter sugli eventi che gli alberghi potranno personalizzare e inviare ai propri clienti. Presto sarà attivo il gruppo d’acquisto per gli albergatori. Un prodotto innovativo per risparmiare e avere qualità” sottolinea Cappelluto. A tale investimento viene unita la realtà del Consorzio Luce: sessanta aziende del territorio si sono consorziate per acquistare l’energia elettrica e il gas. Raggiunti 9 milioni di kilowattora e 1 milione e 500 mila metri cubi di gas con il vantaggio di poter spuntare un miglior prezzo in assoluto e la sicurezza di un controllo attento delle bollette.
Ma l’estate?
“La variabile meteo risulta sempre più determinante” dichiara la presidente Franca Roveraro Cappelluto. Ormai, i clienti decidono le proprie destinazioni soltanto all’ultimo minuto. Purtroppo però, a prescindere dal tempo, continuiamo a scontare una carenza infrastrutturale che per le nostre terre può rivelarsi devastante. Ne abbiamo avuto un’idea sul finire dell’inverno con una riviera letteralmente irraggiungibile per le frane che hanno colpito sia la ferrovia a binario unico che l’Aurelia. Ma questi sono i tristi discorsi che ripetiamo senza esito da decenni. Noi possiamo soltanto rimboccarci le maniche come stiamo facendo da anni con un impegno significativo per invogliare il cliente regalandogli sorrisi e spensieratezza. Tutto in una provincia che sul turismo ha ancora molto da dire”.