La frutta Made in Piemonte diventa ligure. Dal mese di maggio, infatti, Coldiretti Piemonte e Noberasco hanno stretto un accordo di filiera che, al momento, riguarda in particolare le mele del Piemonte, ma si stanno sperimentando già altre tipologie, quali i mirtilli. Un progetto basato sui principi della qualità, dell’innovazione e della sana alimentazione.
“L’accordo con Noberasco è l’ulteriore esempio di come, con l’agroindustria virtuosa, possano nascere sinergie concrete per i territori che rappresentano nuova linfa economica per le imprese e riconoscono la giusta remunerazione ai frutticoltori – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il comparto frutticolo, che in Piemonte riveste un ruolo importante con una produzione di 7 milioni di quintali e un fatturato di quasi 500 milioni di euro, viene valorizzato proprio attraverso progetti di questo tipo che mirano a premiare le produzioni d’eccellenza. Noberasco, oltretutto, ha aderito a Filiera Italia a conferma di come gli intenti dell’impresa ligure sposino i nostri e confluiscano nei valori dell’identità territoriale, della trasparenza e della sostenibilità. Lavoreremo insieme, quindi, affinché il progetto possa essere incrementato e comprendere altre varietà di frutta per ampliare l’offerta e dare ai nostri produttori ulteriori possibilità di crescita, oltre a venire incontro sempre di più alle esigenze del mercato”.
Noberasco, azienda ligure da quattro generazioni impegnata nella ricerca, selezione e lavorazione di frutta secca, morbida ed essiccata ha siglato un accordo di filiera con Coldiretti Piemonte per sinergizzare forze e strategie: fondere mondo agricolo e industria per sostenere e valorizzare la filiera agroalimentare italiana.
Così Mattia Noberasco, CEO Noberasco, esprime la volontà di raggiungere obiettivi comuni:
“Puntare dritto alla qualità e al sostegno dell’agricoltura: questa la direzione verso cui è orientata la bussola di Noberasco che insieme a Coldiretti Piemonte ha in animo la concretizzazione di progetti etici, di sviluppo di identità territoriali, di trasparenza, di sostenibilità e di logiche di consumo consapevole. Iniziamo con le mele eccellenza italiana e prodotto trasversale perché adatto all’alimentazione sia dei bambini che dei meno giovani. Lavoreremo per promuovere benessere e sana alimentazione, sensibilizzando il nostro consumatore a scelte più consapevoli grazie ad attività di comunicazione nella grande distribuzione e nelle scuole”.