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Industriali in assemblea, Bertossi: “Dobbiamo colmare il gap infrastrutturale”

I numeri ci confermano segnali di ripresa evidenziati in maniera piuttosto stabile da tutti i principali indicatori socioeconomici. E non sono solo i numeri a dirlo, ma anche il clima generale di vitalità del territorio che si è respirato nell’ultimo biennio. Penso soprattutto alla risposta eccellente che abbiamo ricevuto all’Area di Crisi Complessa, largamente superiore a quella registrata in altri territori per iniziative analoghe. Sono parole di Enrico Bertossi, presidente dell’Unione Industriali di Savona. Riflessioni pronunciate nel corso della relazione introduttiva all’Assemblea pubblica dell’associazione presso la Fortezza del Priamar a Savona. Indirizzi che segnano la strada dell’economia locale nei prossimi mesi. Il numero uno degli imprenditori del Ponente, tuttavia, non dimentica alcune criticità da risolvere al più presto Bombardier e Piaggio Aerospace. “Due gioielli tecnologici e produttivi del territorio”.
Il principale nodo in un’ottica di sviluppo sostenibile resta però quello delle infrastrutture. “La dotazione infrastrutturale, di fatto, non ha subito negli ultimi decenni alcuna modifica sostanziale, risultando oggi pesantemente inadeguata. Riferimenti dati da una viabilità stradale inadeguata, insufficiente capacità dell’infrastruttura ferroviaria, che per l’industria significa essere pesantemente penalizzata dai costi di trasporto, ma anche l’inadeguatezza delle reti di collegamento al web, oggi elemento determinante nelle decisioni di investimento in questa area”, evidenzia Bertossi.
In questo senso è fondamentale creare infrastrutture adeguate nelle aree di accesso ai porti, soprattutto a Vado e subito: “Qui il nuovo terminal sarà operativo entro un anno, ma gli investimenti infrastrutturali, programmati da lungo tempo, sono già in ritardo”. Poi l’analisi su più larga scala, uno sguardo in ottica regionale: “È assolutamente necessario accelerare l’esecuzione di una serie di opere essenziali per l’economia del nostro territorio. Mi riferisco a Terzo Valico, Gronda di ponente, connessione veloce tra Aeroporto di Genova e ferrovia”.

Altrettanto importanti, le opere da portare a termine nell’area Savonese. Spiccano tra queste l’avvio dei lavori per il rifacimento della strada di collegamento tra il porto di Vado e il casello autostradale di Savona, l’avvio della progettazione esecutiva del nuovo casello autostradale di Vado Ligure al servizio della piattaforma contenitori, il raddoppio ferroviario tra Savona e San Giuseppe di Cairo e gli interventi per ammodernare il segnalamento ferroviario da Savona ad Alessandria. Ma non certo secondari il completamento della Asti-Cuneo fino ad Alba, la “bretella” Carcare-Predosa, un nuovo rilancio della tratta ferroviaria Savona – Torino. Infine, la realizzazione e la diffusione della banda larga su tutto il territorio della provincia, con un particolare riferimento alle aree interessate da attività industriali, logistiche e turistiche e quelle potenzialmente interessate da nuovi investimenti.
Il monito finale è rivolto alla politica: “Crediamo sia davvero necessario che le istituzioni supportino efficacemente il sistema produttivo attraverso politiche adeguate sulla scuola e sfruttando l’Europa per poter effettuare investimenti importanti sulle infrastrutture. In particolare, per questa provincia, c’è soprattutto la necessità di eliminare il clima di incertezza esistente attorno ad investimenti programmati da molto tempo. Se questo non avverrà, la crescita, sia pure debole, che abbiamo osservato negli ultimi anni, non sarà certamente sostenibile e, anzi, correremo il rischio di regredire nuovamente, con tutte le implicazioni economiche e sociali. Resto convinto, però, che saremo in grado di lavorare tutti insieme per riportare questa provincia ai fasti di qualche decennio fa”.

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